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La figura del Coordinatore di Ricerca Clinica (CRC), conosciuta ai più con la poco corretta definizione "Data Manager", è oramai un elemento irrinunciabile per qualsiasi Struttura Sanitaria che voglia partecipare e ancor di più promuovere Studi Clinici in accordo con le norme di buona pratica clinica e con la normativa vigente.
Il successo nella conduzione di una sperimentazione clinica deriva dall'armoniosa interazione di tutte quelle figure professionali (medici, farmacisti, statistici, infermieri, biologi/tecnici di laboratorio e CRC) indispensabili per lo svolgimento e il monitoraggio delle attività, con il fine comune di facilitare il lavoro in team e favorire le relazioni con tutte le strutture coinvolte.
Sebbene la responsabilità della conduzione e della corretta gestione di una ricerca clinica sia dello Sperimentatore Principale, sono in molti a pensare "che il CRC sia il cuore pulsante e l'anima di uno studio clinico e che sia il CRC che fondamentalmente porta avanti gli obiettivi della ricerca, giocando così un ruolo determinante nel successo di uno studio clinico".
Il coordinatore di ricerca clinica (CRC) gestisce e coordina le varie fasi degli studi clinici, svolgendo un'attività di supporto, di facilitazione e di organizzazione nel coordinamento delle Sperimentazioni Cliniche condotte all'interno dell'Azienda.
I compiti del CRC sono molteplici:
In uno scenario che sta diventando sempre più regolamentato e competitivo, grazie soprattutto all'adozione del nuovo Regolamento Europeo sulle Sperimentazioni Cliniche (EU n. 536/2014), i Centri dovranno necessariamente dotarsi di figure professionali formate e competenti , che aiutino i medici a rilanciare la Ricerca.
La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta crede enormemente nella Ricerca Clinica e in tutte le figure che vi collaborano e ha deciso di essere la prima Rete Oncologica in Italia a promuovere la formazione di un gruppo di lavoro interamente composto da Coordinatori di Ricerca Clinica che operano sul territorio.