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Il progetto, sostenuto dalla Rete Oncologica Piemonte Valle D’Aosta è stato realizzato da un Team coordinato dal Servizio Formazione della ASL BI che ha operato in collaborazione con il Dipartimento Oncologico dell’Ospedale di Biella. Attraverso il ricorso a differenti linguaggi espressivi, si è raccontata l'esperienza di malattia e di cura per entrare in intimo contatto con gli snodi, le salienze e i momenti delle verità e delle decisioni, che caratterizzano la pratica di cura. La fase operativa del progetto si è concentrata nel periodo ottobre 2017- luglio 2018, coinvolgendo 16 pazienti e altrettanti professionisti sanitari. Le azioni si sono collocate all’interno di un processo ispirato a principi di progettazione partecipata e continua e si sono sostanziate:
Info e contatti: Vincenzo Alastra: Formazione e Sviluppo Risorse Umane ASL BI, Tel. 015.15153218 – cell. 3285304790, Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Vincenzo Alastra - Responsabile del ProgettoManuele Cecconello – Consulente fotografo e regista videodocumentaristaRosa Introcaso – Formatrice Servizio Formazione e Sviluppo Risorse Umane ASL BIRoberta Invernizzi – Scrittrice con esperienza di conduzione di interviste narrativeMonica Tescari – Psicologa con esperienza di conduzione di interviste narrative
Un contesto formativo per ripensare la pratica e approcciarsi a nuovi scenari per l’azione.
Per essere portato a buon fine, un progetto complesso e articolato come quello qui presentato doveva poter contare sul coinvolgimento attivo ed estremamente collaborativo di un gruppo di operatori impegnati in ambito oncologico; un gruppo disponibile a condividere con il Team di progetto la propria esperienza professionale fungendo, nel contempo, da “ponte” per quanto concerne l'accesso alla relazione con i pazienti e ai luoghi della cura.
Il libro apre una finestra sul mondo della cura e della malattia oncologica. Sono state avvicinate storie autentiche e palpitanti di malattia e di cura favorendo incontri e intrecci fra persone. Narrazioni che fanno trasalire, diventano specchi e pertugi verso straordinarie esperienze quotidiane: l'enigma del corpo che si trasforma, la cura che si fa in molte maniere, fra competenze, strumenti, connessioni; la percezione di sé che cambia e genera stupore; la paura e le risorse anche inattese. L'ironia, per esempio. Va infine evidenziato che i testi delle interviste narrative (unitamente al materiale video-prodotto) sono impiegabili in contesti formativi volti allo sviluppo di competenze relazionali, comunicative e riflessive: competenze imprescindibili per una pratica di cura eticamente fondata. Alastra V. (2018), Le verità e le decisioni, Edizioni Pensa Multimedia.
Il cospicuo materiale disponibile si dipana a partire da un’immagine-approdo che rappresenta il crocevia di menù selettivi: il modello della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e la “Bussola dei valori” costituiscono il nucleo di contenuti organizzativi, narrati da Oscar Bertetto in salienti frammenti di intervista; il progetto “I momenti delle verità e delle decisioni” trova uno spazio esplicativo dedicato che funge da chiave di lettura complessiva; le cellule video si offrono a molteplici sentieri esplorativi, connotate da proposte di parole-chiave, accompagnate da stimoli poetico-letterari, spunti formativi e connessioni incrociate. Per documentare la pratica quotidiana di cura, sono state realizzate riprese presso la Struttura di Oncologia comprendenti dialoghi e interazioni fra operatori e pazienti, percorsi da una densa com-passione. Si è scelto, inoltre, di ispirarsi alla tecnica di osservazione dello shadowing, applicandola nel rigoroso rispetto della riservatezza dei soggetti coinvolti ed evitando interferenze rispetto alla delicata e complessa operatività ritratta.Il posizionamento dietro la videocamera ha comportato una sorta di “presenza sospesa”, certo non un’assenza, che ha generato quei vissuti emotivi di straordinaria intensità tradotti nel linguaggio della luce, nelle inquadrature e nelle scelte di montaggio che hanno strutturato ogni sequenza del webdocumentario.