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Progetto Protezione Famiglie Fragili
Il Progetto Protezione Famiglie Fragili (PPFF) nasce a gennaio del 2002 all’interno dell’équipe della Fondazione Faro per prendersi cura di una fragilità importante presente nelle famiglie assistite: la presenza di minori che vivono la malattia di un genitore o altro familiare per loro di riferimento. Fascia debole che spesso è poco coinvolta, informata e preparata agli eventi che la malattia oncologica comporta nel suo decorso. Negli ultimi anni si sono affiancate alla suddetta fragilità molte altre situazioni critiche che sono state assunte fra quelle bisognose di risposta da parte del Progetto.
La Rete Oncologica, ritenendo che il progetto rispondesse ad alcune finalità dei suoi programmi, lo ha sostenuto promuovendone la diffusione in tutta la Regione Piemonte e Valle d’Aosta anche con finanziamento.
Dal 2014 PPFF rientra tra gli interventi del piano di attività annuale direttamente coordinati dal Dipartimento.
La finalità del Progetto è costruire una rete di supporti assistenziali psicologici e sociali mirati al sostegno delle famiglie “fragili” che affrontano l’esperienza della malattia tumorale, famiglie in cui l’evento malattia rende il rischio di destabilizzazione più elevato. PPFF allarga quindi lo sguardo dal paziente a tutta la sua famiglia.
È un progetto psicosociale ma con grande ricaduta anche dal punto di vista sanitario.
La presenza all’interno del nucleo famigliare di altri soggetti fragili (oltre al malato) rende alcune famiglie maggiormente vulnerabili nel corso della malattia, nella gestione delle fasi critiche del percorso terapeutico assistenziale, nelle situazioni a cattiva prognosi, al momento della morte del malato e, successivamente, nel lutto. Sono ritenute “fragili” le famiglie in cui siano presenti:
- minori
- adolescenti o giovani adulti in difficoltà per la presenza della malattia
- disabili
- disagio psichico
- soggetti alcolisti e/o tossicodipendenti
- fragilità/assenza di care-giver in nuclei ristretti e isolati
- recente esperienza gravemente traumatica
- difficoltà all’integrazione sociale, linguistica e culturale
- problemi economici indotti dalla malattia con gravi ripercussioni sulla vita familiare e le possibilità di cura
- gravi situazioni dovute all’emergenza pandemica da covid-19
Nelle famiglie “fragili”, senza un aiuto strutturale, può essere impossibile per il malato seguire correttamente il percorso diagnostico e terapeutico previsto per la sua patologia.
Il Progetto propone un modello di lavoro in rete coinvolgendo un gran numero di operatori dell’area sanitaria, dell’area sociale ed educativa, costruendo canali operativi adeguati soprattutto nella tempistica per rispondere al bisogno dell’utente.
PPFF, valutate le risposte istituzionali già esistenti sul territorio per le famiglie fragili, andrà ad integrarle ove necessario. Le risorse che il Progetto mette a disposizione del malato e della sua famiglia sono molteplici.
È possibile inserire nel nucleo famigliare figure professionali, opportunamente formate, con compiti specifici definiti al momento dell’attivazione del Progetto:
assistente tutelare familiare;
educatore;
volontario.
Può essere necessaria la presenza di altre figure professionali a sostegno di progetti individuali del nucleo familiare assistito da PPFF come notai, avvocati, commercialisti…