cittadini giovanna“Si certo.I permessi retribuiti vengono concessi ai lavoratori dipendenti che assistono i loro familiari/conviventi di fatto/parti di un’unione civile affetti da disabilità grave e al lavoratore disabile (L. 104/92, art. 3 comma in presenza di determinate condizioni verificate dall’Ente Previdenziale.

Vuoi sapere se ti spetta? Spetta:

• alle persone disabili in situazione di gravità ai sensi della L. 104/92, art. 3 comma 3
• ai genitori, anche adottivi o affidatari
• al coniuge
• ai parenti/affini entro il 2° grado, estendibile al 3°, qualora gli aventi diritto siano o deceduti, invalidi , mancanti o ultrasessantacinquenni.
• Al lavoratore dipendente parte di un’unione civile che presti assistenza all’altra parte (art. 1 comma 36 e 37 L. 76/2016, Sentenza della Corte Costituzionale n. 213/2016 e Circolare INPS 38/2017).
• Convivente di fatto (art. 1 comma 36 e 37 L. 76/2016, Sentenza della Corte Costituzionale n. 213/2016 e Circolare INPS 38/2017)”.

Vuoi sapere cosa ti spetta?:

• al lavoratore con disabilità: riposi giornalieri di 1 o 2 ore a seconda dell’orario di lavoro o tre giorni di permesso mensili
• al familiare: 3 giorni di permesso mensile.

Ai genitori, anche adottivi ed affidatari, di figli disabili in situazione di gravità con età inferiore ai tre anni:

• 3 giorni di permesso mensile, frazionabili in ore
• Prolungamento del congedo parentale
• Riposi orari giornalieri di 1 o 2 ore a seconda dell’orario di lavoro

Ai genitori, anche adottivi ed affidatari, di figli disabili in situazione di gravità di età compresa tra tre e otto anni, possono fruire alternativamente di:

• 3 giorni di permesso mensile, frazionabile in ore
• Prolungamenti del congedo parentale”.

DEVI ANCORA SAPERE

LA DOMANDA: effettuata SOLO in modalità telematica:

• cittadino tramite il proprio PIN, attraverso il portale dell’Istituto INPS
• Patronato.

SONO ESCLUSI:

• addetti ai servizi domestici e familiari
• a domicilio
• agricoli giornalieri, né per se stessi né in qualità di genitori o familiari
• autonomi
• parasubordinati

NON POSSONO RICHIEDERLO:

• quando la persona disabile in situazione di gravità da assistere sia ricoverata a tempo pieno (a meno che sia richiesta dai sanitari la presenza della persona che presta assistenza)

I permessi saranno indennizzati sulla base della retribuzione effettivamente corrisposta.
In caso di distanza superiore ai 150 Km tra la residenza del familiare disabile e quella del lavoratore, occorre presentare documentazione per attestare l’avvenuto viaggio per portare assistenza.Per i lavoratori a tempo parziale i permessi sono accordati in base all’orario di lavoro effettivo.I permessi non utilizzati nel mese in corso non possono essere fruiti nei mesi successivi.

cittadini teresaTeresa spiega, "Si, ne hanno diritto i lavoratori dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati.

Hanno diritto a tre giorni complessivi di permesso retribuito all'anno in caso di decesso o di documentata grave infermità del coniuge, anche legalmente separato, o di un parente entro il secondo grado, anche non convivente, o di un soggetto componente la famiglia anagrafica della lavoratrice o del lavoratore medesimi.

I permessi, di cui al presente articolo, sono cumulabili con quelli previsti per l'assistenza delle persone disabili dall'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni.

L'interessato deve comunicare previamente al datore di lavoro l'evento che dà titolo al permesso medesimo e i giorni nei quali esso sarà utilizzato.

I giorni di permesso devono essere utilizzati entro sette giorni dal decesso o dall'accertamento dell'insorgenza della grave infermità o della necessità di provvedere a conseguenti specifici interventi terapeutici.
Ricorda che nei giorni di permesso non sono considerati i giorni festivi e quelli non lavorativi".

Riferimenti normativi:

(l. 53/2000, Art. 4, comma 1 – D.M. 278/2000 – Dipartimento per la Solidarietà Sociale, Presidenza del Consiglio dei Ministri (“Regolamento recante disposizioni di attuazione dell’art. 4 della L. 53/2000, concernente congedi per eventi e cause particolari”).

cittadini teresa“Viene concesso ai lavoratori dipendenti, che assistono i loro familiari/parti di unioni civili affetti da disabilità grave in base alla L. 104/92, art. 3 comma 3, anche con rapporto di lavoro part-time, secondo un ordine di priorità:

• al coniuge
• al lavoratore dipendente parte di un’unione civile (art. 1 comma 36 e 37 L. 76/2016, Sentenza della Corte Costituzionale n. 213/2016e Circolare INPS 38/2017)
• ai genitori, anche adottivi o affidatari
• al figlio
• ai fratelli o sorelle
• ai parenti/affini entro il terzo grado.

Vi è l’obbligo di convivenza facendo riferimento in via esclusiva alla residenza”.

Controlla la normativa

(L. 104/92 art. 3, comma 3 - L. 388/2000 – art. 42 comma 5 del D. Leg. 151/2001 – D. Leg. 119/2011 – art. 1 comma 36 e 37 L. 76/2016 – Sentenza della Corte Costituzionale n. 213/2016 – Circolare INPS 38/2017)

Vengono concessi, in presenza di determinate condizioni verificate dall’Ente Previdenziale, periodi di congedo straordinario retribuito fino ad un massimo di due anni nell’arco della vita lavorativa. E’ frazionabile soltanto a giorni interi e non a ore.
Durante il periodo di congedo non vengono maturati né il trattamento di fine rapporto, né la tredicesima, né le ferie, ma essendo coperti da contribuzione figurativa, sono validi ai fini del calcolo dell’anzianità assicurativa.
Viene corrisposta un’indennità nella misura della retribuzione percepita nell’ultimo mese lavorato precedente il congedo, con esclusione delle voci variabili della busta paga e fino ad un massimo stabilito annualmente con Decreto Ministeriale (2015: € 47.351,12).

LA DOMANDA: effettuata SOLO in modalità telematica:

• cittadino tramite il proprio PIN, attraverso il portale dell’INPS
• Patronato.

SONO ESCLUSI:

• addetti ai servizi domestici e familiari
• a domicilio
• agricoli giornalieri
• autonomi
• parasubordinati

NON POSSONO RICHIEDERLO:

• durante le pause di sospensione contrattuale in caso di contratto di lavoro part-time verticale
• quando la persona disabile in situazione di gravità da assistere sia ricoverata a tempo pieno (a meno che sia richiesta dai sanitari la presenza della persona che presta assistenza)
• nelle stesse giornate di fruizione dei permessi retribuiti L. 104/92.